giovedì 19 luglio 2012

Chi sono...







Lieh-tzu cercava di mantenere la propria mente in una condizione di non-scelta;
ma ovviamente è assai difficile superare l'abituale tendenza alle emozioni e al pensiero.


Dopo che ebbe praticato così per un anno, il maestro lo guardò e riconobbe la sua
presenza. 


Dopo un altro anno, il maestro lo invitò a entrare e sedere con lui nella capanna.
A quel punto qualcosa cambiò, e Lieh-tzu non cercò più di controllare la propria mente.


Ecco come descrive ciò che fece:
"Lasciai che le mie orecchie sentissero tutto ciò che volevano sentire, 
lasciai che i miei occhi guardassero tutto ciò che volevano guardare,
lasciai che i miei piedi andassero ovunque volessero andare,
lasciai che la mia mente pensasse a qualsiasi cosa volesse pensare,
e fu una sensazione molto particolare perchè tutte le mie esperienze corporee 
sembrarono mescolarsi, diventare trasparenti e non avere peso. 
Non sapevo più se ero io che camminavo sul vento o se era il vento che 
camminava su di me."





Non c'e differenza tra chi osserva
e chi viene osservato.


Non siamo altro che l'osservazione della vita
sotto un determinato punto di vista

























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