venerdì 1 agosto 2008

Cala la luna


Shoushan si rivolse ai monaci dicendo:

" Se cogliete la prima frase, sarete maestri dei Patriarchi.

Se cogliete la seconda, sarete maestri degli uomini.

Se cogliete la terza, non potete neppure salvare voi stessi "

Un monaco domandò

" Voi maestro, quale frase avete colto ? "

Shoushan replicò:

" Cala la luna, alla terza ora della notte si attraversa il mercato "







Si potrebbe affermare che solo certi passi sono comprensibili

Così facendo però non si coglie la vera natura

Quando si riuscirà a non tracciare più alcuna distinzione

tra il capire e il non capire

si troverà la realtà

così-com'e







mercoledì 30 luglio 2008

Monte Bianco, Zen e il viaggio spirituale di due amici



Questo è il viaggio che ho fatto con il mio amico Cosimo dal 19 al 21/07/08

un giorno è nata l'idea di fare un percorso spirituale a contatto con la natura

Il video è dedicato a voi

a tutti quelli che vorrebbero ma non possono

aspettano il momento opportuno.. ma

fatelo e basta !




Primo giorno







Secondo giorno







Terzo e ultimo giorno





sabato 26 luglio 2008

La barca è sul fiume

Fayan domandò all'anziano Jiao:

" Sei venuto con la barca o via terra ? "

" Con la barca "


Fayan domandò:

" La barca dov'è "

Jiao replicò:

" La barca è sul fiume "

Dopo che Jiao si ritirò, Fayan si voltò e domandò a un monaco che gli stava accanto:

" Dimmi, il monaco che era qui poco fa ha occhi per vedere o no ? "




Gli occhi per vedere c'e gli ha...

è l'immediatezza che gli manca !

Mi chiedo se il monaco abbia compreso o no,

se abbia risposto consapevolmente o si sia perso nella Stupidità.

C'e differenza ?

SI

Ma lo sciocco non è illuminato ?








martedì 22 luglio 2008

Ricordati di te stesso!

Tangen era attendente in casa del maestro Echu.
Una notte, il maestro lo chiamò.
Tangen si alzò, andò nella stanza di Echu
e gli disse attraverso la porta:
" Eccomi, maestro. Che cosa vuoi ? "

Non ottenne risposta.
La camera di Echu rimase immersa nel silenzio.
Credendo di aver sentito male, Tangen tornò a dormire.

Dopo pochi minuti, quando stava per riaddormentarsi,
sentì all'improvviso il suo maestro che lo chiamava a gran voce.
" Ehi, attendente ! "

Allora si precipitò di nuovo davanti alla porta della sua camera
e gli chiese: " Si, maestro. In che cosa posso aiutarti ? "

Come la prima volta, la sua domanda non ottenne risposta.
Insistette ancora un pò, ma invano. Perplesso, tornò nella sua stanza.
Appena si fu sdraiato, sentì il suo maestro che lo chiamava:

" Ehi, attendente ! "

Tornando ancora davanti alla porta di Echu, gli disse:

" Maestro, mi hai chiamato tre volte, sono qui ! "

" Entra ! "

Tangen entrò nella stanza. Echu, seduto nel letto, lo guardò
entrare e gli disse:

" E' già un pò di tempo che studi con me e non hai ancora raggiunto
l'illuminazione. Io mi vergognavo. Ero certo di essere un cattivo maestro.
Adesso so di non essere io il colpevole.
Pensavo di doverti delle scuse, e invece sei tu che le devi a me. "




E' tutto qui ?

Gli offre il suo aiuto ma lui non risponde

Echu non ha bisogno di alcun aiuto,

chiede solo

di entrare in te stesso

di ricordarti di te stesso !






domenica 13 luglio 2008

L'uomo autentico privo di rango !

Linji si rivolse ai monaci dicendo:
" Esiste un uomo autentico privo di rango,
che entra ed esce sempre dalle porte del vostro viso.
Principianti che ancora non ne avete avuto prove:
guardatelo, guardatelo ! "

Allora un monaco domandò:
Cosa significa " uomo autentico privo di rango ? "

Linji scese dalla sedia della meditazione, e afferrò il monaco.

Questi tentò di ritrarsi.

Linji, tenendolo stretto, gli disse:
" L'uomo autentico privo di rango:
che gran pezzo di merda ! "




Qual'è l'errore del novizio ? Forse l'attaccamento alle parole !

Non dico l'uomo di rango non esista,

ma scambiarlo per un concetto è troppo !








mercoledì 9 luglio 2008

Guarda ogni strada


Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente.
Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario.
Quindi, poni a te stesso,
e a te stesso soltanto,
una domanda:
“ Questa strada ha un cuore ? “

Se lo ha, la strada è buona.

Se non lo ha,
non serve a niente.

Tutte le strade sono uguali,
non portano da nessuna parte


Castaneda





Non sarà mai abbastanza
la necessità di guardare la propria natura

Siamo infelici perche’
non sappiamo di essere felici !








giovedì 3 luglio 2008

Perchè la coda non può passare ?


Wuzu disse:

" E' come se un bue passasse attraverso una finestra la testa,

le corna e gli zoccoli sono già passati,

perchè la coda non può passare ? "





Sembra una semplice storia ma viene considerato uno dei Koan
piu' difficili da comprendere

Wuzu ci ha buttato un "amo" con il compito di far affiorare i nostri dubbi nascosti

Se ti spingi troppo avanti con i pensieri ordinari cadrai nel precipizio dei pregiudizi

Dimentica per un momento i pensieri che si formano

Guarda alla totalità stessa come
alla "coda" che non è "ancora passata"

Osserva la coscienza della consapevolezza come la
"coda che non è ancora passata"








sabato 28 giugno 2008

Non ti preoccupare...


Due monaci stavano meditando,
ognuno chiuso nella propria capanna.

Il maestro andò a far loro visita.

Apri la porta della prima capanna e chiese al discepolo come stava.
Questi rispose alzando un lampioncino acceso davanti ai suoi occhi.
Il maestro allora gli diede uno schiaffo e
il monaco si prodigò in scuse.

Subito dopo, il maestro andò a visitare il secondo discepolo.
Gli fece la stessa domanda e questi gli diede la stessa risposta:
alzò un lampioncino davanti ai suoi occhi.

Entusiasta, il maestro si complimentò con lui.




Quando si fa una domanda,
non si riceve altro che una risposta verbale

Ma a che serve questo tipo di risposta ?

Che vantaggio ne abbiamo se ci vengono dette le cose ?








mercoledì 25 giugno 2008

Le cose si realizzano se si vivono !


Il maestro U-Tsu, assorto in meditazione, si vide interrotto da
uno suo discepolo avido di ascoltare i suoi insegnamenti.
U-Tsu non distolse lo sguardo dal discepolo, e quindi tracciò lentamente
un cerchio per terra in cui disegnò l'ideogramma che significa "acqua".

Rivolse allora uno sguardo interrogativo al discepolo per vedere se per caso
avesse compreso il significato del suo gesto, ma il suo volto non rifletteva
altro che un'assoluta incapacità di comprendere



Il maestro è profondamente assorto nella meditazione

Il discepolo è assetato di sapere

Gli viene offerto un bicchiere d'acqua

Ma la parola "acqua" non toglie la sete

Le cose si realizzano se si vivono !







sabato 21 giugno 2008

L'oca, l'uovo e la bottiglia...


Un'oca depone un uovo in una bottiglia.

Più tardi, l'uovo si rompe e ne esce un'altra oca.
" Come farà questa seconda oca a uscire dalla bottiglia ? "
chiede il maestro al suo discepolo.

Il monaco si ritira a meditare.
Vent'anni dopo, chiede un colloquio con il maestro e gli annuncia di aver risolto il koan

" Come l'hai risolto ? " chiede il maestro

"L'oca è uscita " risponde il discepolo



La bottiglia troppo stretta non è più reale
delle difficoltà che
ogniuno di noi si crea in ogni momento

Siamo noi a imporre un limite

Tocca a noi risolverlo senza indugio !







mercoledì 18 giugno 2008

L'uccello rimase muto

Nel monastero di Nansen, Enju, il giardiniere,
discuteva con Tenza, il cuoco.
All'improvviso, mentre stavano parlando,
un usignolo si mise a cantare.
I due monaci interruppero la loro
conversazione per ascoltare il canto.
Quando l'uccello ebbe finito, il giardiniere,
che aveva una mano di legno, colpì ritmicamente con
un dito la sua mano artificiale, e all'istante l'uccello
ricominciò a trillare.
I due monasi si rimisero ad ascoltarlo.
Quando l'usignolo ebbe finito il suo canto per la
seconda volta, il giardiniere riprese a scandire il ritmo
sul legno della sua mano, ma l'uccello rimase muto.
Enju chiese al cuoco:
" Comprendi ? "
" No, non comprendo " rispose Tenza perplesso.

Allora Enju si diede due colpetti ritmati sulla mano.

Tenza sorrise e i due uomini si separarono





Smettiamo di cercare la luce all'esterno !

Cerchiamola dentro noi stessi

L'uccello ubbidisce alla sua natura, non si attiene a regole precise

Lui e' libero

Fa ciò che senti davvero, ma fallo !








domenica 15 giugno 2008

Alzare il pollice

Un maestro illuminava le persone mostrando loro il pollice alzato.

Un discepolo fece lo stesso gesto e
il maestro gli chiese:
"Mostrami quello che fai per illuminare le persone"

"Faccio la stessa cosa che fai tu, maestro, lo stesso gesto"
rispose il discepolo alzando il pollice

Il maestro gli tagliò il dito con un colpo di spada e
allora il discepolo comprese




Non so che cosa comprese
ma comprese

ora anziche alzare il pollice,
alza il mignolo!






giovedì 12 giugno 2008

Diventare come lo specchio

Due monaci se ne stavano seduti in mezzo alla natura.

Uno era circondato da conigli e l’altro no.


Quello che non aveva conigli intorno disse all’altro:

“Sei un santo! E’ incredibile! I conigli ti stanno tutti attorno,
mentre da me scappano via. Qual è il tuo segreto ?”

“Non ho nessun segreto.
Non mangio coniglio, e’ questo è tutto”





Se vuoi che qualcuno abbia fiducia in te,
devi parlargli come fossi uno specchio perfettamente pulito.

Diventare come lo specchio
Riflettendo l’altro senza critica ne proiezione




domenica 8 giugno 2008

Il miracolo più grande...


Due discepoli chiacchieravano.
"Il mio maestro attraversa il fiume camminando sull'acqua.
Il tuo è capace di fare miracoli come il mio ?"

chiese il primo, con aria di superiorità, al secondo.

Questi gli rispose umilmente:
"Il miracolo più grande che fa il mio maestro
è di non farli."





La fede è proprio credere senza nessuna prova

se cerchi dei segni, delle manifestazioni miracolose,
è perchè non hai fede !








mercoledì 4 giugno 2008

L'ordine perfetto esiste solo accanto al disordine

Un maestro Zen chiese a un suo discepolo di pulire il giardino
del monastero.

Il discepolo pulì il giardino e lo lasciò in uno
stato impeccabile. Il maestro non rimase soddisfatto.

Lo rispedì a pulire una seconda volta, e poi una terza.

Scoraggiato, il povero discepolo si lamentò:
" Maestro, non c'e piu' nulla da mettere in ordine,
più nulla da pulire in questo giardino! E' già tutto a posto!
"

" Tranne una cosa " rispose il maestro.

Scosse un albero e si staccarono delle foglie,
che andarono a cadere per terra.

" Ora il giardino è perfetto " concluse



L'ordine perfetto
esiste solo
accanto al disordine.

L'ordine totale
di un giardino
uccide il giardino






venerdì 30 maggio 2008

Dove sei ora ?


Il discepolo confida al Maestro:

" Mi sento oppresso.
Non la smetto di oscillare tra questi due stati:
un momento mi sembra di affogare e
il momento dopo ritorno a galla.
Quando potrò liberarmi di questo modo di sofferenza ?
Quando sarò finalmente libero ?
"

Il maestro non rispose nulla.
Dopo qualche minuto il discepolo sorpreso, gli dice ancora:

" Maestro ! Non sono forse qui, seduto di fronte a te, a farti una domanda ? "

" Dove sei ora ? " chiese il maestro. " A galla o sott'acqua ? "




Qui ed ora

La differenza tra i due uomini è che il Maestro ha dato realtà alla sua perfezione
Perchè rispondere se sei assente !

Mentre mi parli dove sei ?





lunedì 26 maggio 2008

Sono cose che capitano


Un discepolo disse a Josh:
"Maestro, di fronte al disastro che puoi fare per evitarlo ?"

Josh aprì le braccia, inspirò profondamente e disse
con un grande sorriso:

"Sono cose che capitano"




Ogni cosa che succede e' una meraviglia !

E' la vita !

Con le sue contraddizioni e la sue sfaccettature

E' la coscienza del disastro a creare il disastro













giovedì 22 maggio 2008

Attenzione !

"Maestro, che bisogna fare per apprendere l'arte della spada ?"
"Bisogna fare attenzione"
"Tutto qui ?"
"No, bisogna fare attenzione e ancora attenzione"

"E' proprio tutto qui ?"

"No, bisogna fare attenzione, ancora attenzione e ancora più attenzione"




Occorre una costante attenzione !

Come una tigre in agguato osservi il tuo essere...

Attraverso l'attenzione scopri i tuoi difetti

ma puoi anche scoprire i tuoi pregi







lunedì 19 maggio 2008

Che cosa stringo ?

Prima di diventare un illuminato, Hakui si recò dal Maestro Dokyo
per dimostrargli la sua conoscenza dello Zen

"Che cosa hai imparato ?" gli domando Dokyo

"Non stringo più nulla" gli risposte Hakui aprendo le palme delle mani

Il Maestro gli afferrò il naso e glielo strinse

"E io che cosa stringo ?" gli disse




Hakuin era convinto di aver colto l'essenza dello Zen,
ma non si era svuotato di tutto!

Qualsiasi cosa può succederti
alla fine
si ritorna alla realtà di tutti i giorni

dove il naso fa ancora male se qualcuno te lo torce!










martedì 13 maggio 2008

Entra nel nulla...


"Maestro, ho paura di morire.
Potresti aiutarmi a risolvere questo problema?"

"Certo che posso"

"Dimmi che cosa devo fare!"

"Crepa!"





Muori per non morire!

Abbandonati alla situazione!

Entra nel nulla...