“Chi ha capito l’insegnamento Zen dev’essere in grado
di spiegare la luna senza nominarla”
Uno dei discepoli pensò:
“Questa volta non posso sbagliare”
Sollevò il braccio e con il dito indicò la luna.
Pai-chang gli afferrò il dito e glielo storse;
“E adesso dov’è la luna?” domandò.
Il monaco si risvegliò.
Non ci sono solo le parole
anche i gesti e lo stesso silenzio sono un linguaggio
Dopo aver parlato delle cose
abituiamoci a togliere il “dito” e a guardare la realtà così com’è
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