domenica 15 giugno 2008

Alzare il pollice

Un maestro illuminava le persone mostrando loro il pollice alzato.

Un discepolo fece lo stesso gesto e
il maestro gli chiese:
"Mostrami quello che fai per illuminare le persone"

"Faccio la stessa cosa che fai tu, maestro, lo stesso gesto"
rispose il discepolo alzando il pollice

Il maestro gli tagliò il dito con un colpo di spada e
allora il discepolo comprese




Non so che cosa comprese
ma comprese

ora anziche alzare il pollice,
alza il mignolo!






4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'allievo comprese che l'illuminazione che il maestro dava attraverso il gesto corrispondeva bene o male al rapporto che c'è nel corpo fra gli occhi e l'anima, cioè di puro aspetto fisico. La sua arroganza, mostrata nell'ingenua imitazione del maestro facendo del bene verso gli altri prima di averlo fatto verso di sé, richiese il taglio del dito. L'allievo poi difficilmente ci provò col mignolo...

Splendido blog e splendidi koan (continua così) ma fa' attenzione ai commenti che scrivi: spesso li ho trovati un po' fuorvianti rispetto a quello che è l'insegnamento del singolo koan.

Il folle dello Zen ha detto...

Il maestro chiese: e adesso come farai ad illuminare le persone?
Il discepolo alzò il dito, vide che non c'era più e tutto gli fu chiaro!

เl Ŧ๏llє ๔єll๏ zєภ

identitàs ha detto...

Il maestro gli taglia il dito poichè non si deve imitare la strada dei maestri.. i maestri ti indirizzano ma devi essere tu a trovare la tua strada per raggiungere lo zen

giovanicomunistideltrentino ha detto...

Anche perchè imitare qualcosa di spirituale è una delle cose più denigratorie che possono accadere. La spiritualità è fortemente nemica alla superficialità. Il maestro indica la via, ma la via che indica è qualcosa di profondamente interiore. Il gesto dell'allievo è pari ad una persona che entra in un tempio e lo dissacra.