ebbe una crisi di nervi.
Era malato al punto che, piano piano, perse totalmente
la capacità di prendere la benchè minima decisione:
non solo non riusciva a fare scelte importanti, neppure quelle
più elementari, tipo:
"Devo fare il bagno oppure no?"
"Devo prendere il taxi per andare in ufficio oppure devo usare la mia macchina?".
Non riusciva a prendere neppure queste semplici decisioni,
per cui fu ricoverato in un ospedale psichiatrico.
Sei mesi di cure rimisero le cose in sesto;
alla fine, i medici lo ritennero guarito e un giorno dissero:
"Ora, Nasruddin, stai benissimo. Puoi tornare nel mondo,
riprendere il tuo lavoro, di nuovo potrai vivere tranquillo.
Siamo assolutamente soddisfatti per come hai risposto alle cure...".
A quel punto, vedendo un accenno di indecisione sul suo volto,
uno dei dottori disse: Non senti che ora sei pronto a tornare
nel mondo e a riprendere il tuo lavoro, che sei in grado ci muoverti
con tranquillità?"
Nasruddin rispose: "Bè, si e no".
Non importa che tu sia malato o sano
dentro di te questo resta il problema: si e no
entrambe le cose coesistono
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