
L'uccello della valle
In pace con se stessi duranze Zazen
nessun colore,
nessuna immagine,
.... il rumore simile al “mormorio dei pini"
Quando siamo tristi piangiamo,
e quando siamo felici ridiamo.
Il naso è verticale,
le sopracciglia sono orizzontali.
Fame, sete, caldo e freddo
sono fenomeni naturali.
Perché porsi dei problemi che non esistono ?
Molte volte passiamo il tempo a piangerci su dei nostri problemi,
se invece ci ponessimo le domande giuste,
avremmo le risposte giuste.
Se ti poni domande del cavolo
avrai solo risposte del cavolo. .
al Maestro Hyakujô:
“Fate degli sforzi nella pratica della Via?”
“Sì, ne faccio.” aveva risposto Hyakujô.
“Come fate?”
“Quando ho fame mangio, quando sono stanco dormo.”,
aveva risposto Hyakujô.
“Ma tutti fanno lo stesso tipo di sforzi che fate voi?”
aveva chiesto il monaco.
“No, non allo stesso modo, quando mangiano pensano ad ogni sorta di cose, quando vanno a dormire ruminano ogni sorta di affari, ed è così che differiscono da me.”
Per quanto è possibile, durante la vita, cerchiamo di non essere differenti da Hyakujô.
Essere intimi con il proprio corpo e il proprio spirito in ogni istante, essendo semplicemente presenti, abbandonando il modo di vedere qualcosa di diverso da ciò che è presente
E’ così che si può essere veramente liberi e in pace
a volte c’è silenzio,
ma se si è persi nei propri pensieri
non si sente nulla,
né gli uccelli né il silenzio
Maestro Hyakujô
il koan di Dogen descrive questo percorso
Il cammino di tutti quelli
Che cosa rappresenta la notte ?
Avanziamo con la nostra piccola lanterna e spesso questa luce
ci impedisce di vedere al di là dello spirito dualista,e restiamo costantemente prigionieri delle contraddizioni
Soffia il vento tra i pini
Lunga, fresca e dolce notte
Che altro resta da fare
Shodoka - Il canto dell’immediato Satori
Come si fa a pensare dal profondo del non-pensiero?
Pensando al di là del pensiero e del non-pensiero
questo è in sé l’arte dello zazen
Fukanzazengi
Durante Zazen pensiamo dal profondo del non-pensiero osservando i pensieri che affiorano,
senza seguirli e senza respingerli.
Si tratta solo di vedere ciò che è
senza fermarsi su niente
Conoscere se stessi è abbandonare se stessi.
Abbandonare se stessi significa essere riconosciuti da tutte le esistenze.
Dogen Zenji
Che cos'e la vita ? Riflesso di luna in una goccia d'acqua, Su un filo d'erba, Scosso dal becco dell'uccello acquatico