Lieh-tzu cercava di mantenere la propria mente in una condizione di non-scelta;
ma ovviamente è assai difficile superare l'abituale tendenza alle emozioni e al pensiero.
Dopo che ebbe praticato così per un anno, il maestro lo guardò e riconobbe la sua
presenza.
Dopo un altro anno, il maestro lo invitò a entrare e sedere con lui nella capanna.
A quel punto qualcosa cambiò, e Lieh-tzu non cercò più di controllare la propria mente.
Ecco come descrive ciò che fece:
"Lasciai che le mie orecchie sentissero tutto ciò che volevano sentire,
lasciai che i miei occhi guardassero tutto ciò che volevano guardare,
lasciai che i miei piedi andassero ovunque volessero andare,
lasciai che la mia mente pensasse a qualsiasi cosa volesse pensare,
e fu una sensazione molto particolare perchè tutte le mie esperienze corporee
sembrarono mescolarsi, diventare trasparenti e non avere peso.
Non sapevo più se ero io che camminavo sul vento o se era il vento che
camminava su di me."
Non c'e differenza tra chi osserva
e chi viene osservato.
Non siamo altro che l'osservazione della vita
sotto un determinato punto di vista
e chi viene osservato.
Non siamo altro che l'osservazione della vita
sotto un determinato punto di vista