"Fiore che spunti nel muro screpolato io ti colgo dalla fessura ti tengo qui, la radice e tutto, nella mia mano, piccolo fiore, ma se potrò capire ciò che sei, la radice e tutto, e tutto in tutto, saprò che cosa sono Dio e l'uomo." Tennyson
Non si tratta di descrivere la scena, ma di essere la scena che si sta vedendo; vedere ed essere diventano uno.
"Il nascituro che si trova nel grembo materno può spaventarsi al rumore dello sbattere di una porta. Egli registra i numerosi rumori che si odono all'interno dell'utero: l battito del cuore e il respiro della madre sono fra le prime indicazioni che il bambino riceve nell'esistenza di un mondo al di fuori della propria pelle" David Burrows
Il suono fa parte della nostra vita prima ancora di essere in grado di vedere o annusare
"Farò traghettare [alla riva dell'illuminazione] coloro che non hanno ancora traghettato, libererò [dall'illusione] coloro che non si sono ancora liberati, farò riposare coloro che non hanno ancora raggiunto il riposo" Shakyamuni - Parabola delle erbe medicinali
Apprezzare la vita di tutti gli essere considerandola preziosa quanto la propria Questa è la compassione!
"Sapendo che le parole possono essere fonte di felicità o di sofferenza, mi impegno a cercare modi di parlare che rispecchino la verità, usando espressioni che ispirino fiducia in se stessi, gioia e speranza. " Thich Nhat Hanh
Impegnarsi a coltivare la parola amorevole e l'ascolto profondo allo scopo di portare gioia e felicità agli altri
Facciamo voto di porre fine ai tre ostacoli e di trasformare le afflizioni (1) Facciamo voto di realizzare la saggezza che vede chiaramente le cose così come sono. Possa il nostro desiderio di porre fine a questi ostacoli realizzarsi a livello universale. Che la via del bodhisattva possa essere praticata generazione dopo generazione (1) ostacolo dei desideri terreni, delle azioni (karma), delle conseguenze Offerta del merito per porre fine agli ostacoli karmici
Dietro le parole della preghiera c'e una pratica recitare non significa solo formulare un semplice augurio
Amici, per "Io sono" non intendo nè la forma, nè la sensazione, nè la percezione, nè i Saṅkhāra, nè la conoscenza.
Pur tuttavia amici, a causa dei cinque complessi dell'attaccamento sono incorso nell'opinione dell'"Io sono", anche se questo "Io sono" in essi non vedo.
Amici, è come se uno riguardo al profumo del loto azzurro o rosso o bianco dicesse coloro;
"Ora ascoltate, non fatevi guidare dall'autorità dei testi religiosi, nè solo dalla logica e dall'inferenza, nè dalla considerazione delle apparenze, nè dal piacere della speculazione, nè dalla verosimiglianza, nè dal rispetto per il vostro Maestro.
Ma, quando capite da soli che certe cose, sono non salutari, sbagliate e cattive, allora abbandonatele,
e quando capite da soli che certe cose sono salutari e buone, allora accettatele e seguitele"
Buddha
Vivere le conoscenza
Liberi da ogni pregiudizio e da ogni condizionamento
Lieh-tzu cercava di mantenere la propria mente in una condizione di non-scelta; ma ovviamente è assai difficile superare l'abituale tendenza alle emozioni e al pensiero.
Dopo che ebbe praticato così per un anno, il maestro lo guardò e riconobbe la sua presenza.
Dopo un altro anno, il maestro lo invitò a entrare e sedere con lui nella capanna. A quel punto qualcosa cambiò, e Lieh-tzu non cercò più di controllare la propria mente.
Ecco come descrive ciò che fece: "Lasciai che le mie orecchie sentissero tutto ciò che volevano sentire, lasciai che i miei occhi guardassero tutto ciò che volevano guardare, lasciai che i miei piedi andassero ovunque volessero andare, lasciai che la mia mente pensasse a qualsiasi cosa volesse pensare, e fu una sensazione molto particolare perchè tutte le mie esperienze corporee sembrarono mescolarsi, diventare trasparenti e non avere peso. Non sapevo più se ero io che camminavo sul vento o se era il vento che camminava su di me."
Non c'e differenza tra chi osserva e chi viene osservato.
Non siamo altro che l'osservazione della vita sotto un determinato punto di vista
C'era una volta un contadino cinese il cui cavallo era scappato; tutti i vicini quella sera stessa si recarono da lui per esprimergli il loro dispiacere: "Siamo cosi addolorati di sentire che il tuo cavallo è fuggito. E' una cosa terribile" Il contadino rispose: "Forse"
Il giorno successivo il cavallo tornò portandosi dietro sette cavalli selvaggi, e quella sera tutti i vicini tornarono e dissero: "Ma che fortuna! Guarda come sono cambiate le cose. Ora hai otto cavalli" Il contadino disse: "Forse"
Il giorno dopo suo figlio cercò di domare uno di quei cavalli per cavalcarlo, ma venne disarcionato e si ruppe una gamba, al che tutti esclamarono: "Oh, poveraccio. Questa è una vera disdetta", ma ancora il contadino commentò "Forse".
Il giorno seguente il consiglio di leva si presentò ad arruolare gli uomini dell'esercito, e il figlio venne lasciato a casa per via della gamba rotta. Ancora una volta i vicini si fecero intorno per commentare: "Non è fantastico?", ma di nuovo il contadino disse: "Forse".
La trappola della scimmia consiste in una noce di cocco solidamente fissata e dotata di una stretta apertura, da cui appaiono le arachidi che sono state messe al suo interno.
La scimmia vi insinua la mano e afferra le arachidi, ma non può ritirarla perchè non vuole lasciare la preda, e così è catturata.
Se lasciasse le arachidi, tornerebbe libera.
Il maestro Dogen ha detto:
" Solo tenendo la mano aperta potrete prendere, solo perdendo potrete trovare "
Se cercate di fermare i vostri pensieri, l'impresa sarà ardua,
ma se vi liberate dalla loro morsa, potrete riuscirvi!
Un monaco viaggiava un giorno per mare e all'improvviso scoppiò una terribile tempesta, per cui tutti pensavano alla morte con orrore.
Il monaco disse: "Se devo morire, voglio morire in Zazen", e assunse la postura.
Il battello colò a picco trascinandolo a fondo con gli altri, ma l'eccezionale lunghezza della sua respirazione, gli permise di riemergere e di raggiungere la via, aggrappato a un relitto.
Tutti perirono, quelli che desideravano vivere;
solo il monaco, che aveva superato questo desiderio, sopravvisse
Storia Zen
Durante lo Zazen la respirazione ha un ritmo lento, possente, naturale..
Vincent Van Gogh ha dipinto alberi che superano le stelle. La gente pensava che fosse matto, perchè gli alberi non superano mai le stelle. Ma quando gli fu chiesto perchè dipingesse in quel modo - dove aveva visto gli alberi salire sopra le stelle ? - rispose: "Ho visto l'aspirazione degli alberi, la loro brama, il loro spirito che è sulla via per raggiungere le stelle, vuole superarle"
C'era una volta un re molto saggio.
Il suo primo ministro si era macchiato di tradimento:
aveva passato dei segreti alla nazione vicina, loro nemica,
ed era stato preso con le mani nel sacco.
La punizione poteva essere una sola: la pena di morte.
Ma il vecchio re aveva sempre amato quell'uomo e gli diede un'opportunità,
pur condannandolo a morte.
Il giorno dell'esecuzione radunò tutta la corte.
Da un lato c'era un fucile carico, dall'altro una porta dipinta di nero.
E il re disse: "Puoi scegliere: o muori - e devi morire - o scegli di superare questa porta nera. Dipende da te".
Il primo ministro chiese: "Cosa c'e dietro quella porta?"
Il re rispose: "Questo non è dato saperlo. Nessuno lo sa, perchè nessuno ha mai scelto di oltrepassarla. Ai tempi di mio padre e di mio nonno quest'opportunità è stata concessa molte volte, ma nessuno l'ha mai sfruttata, per questo nessuno lo sa. Nè qualcuno può entrarvi; nemmeno io so cosa ci sia là dietro. Mio padre me ne ha solo lasciata la chiave. Tu però puoi vedere cosa c'e, perchè hai la possibilità di scegliere. Decidi!"
Il primo ministro ci pensò a lungo, e alla fine scelse il fucile.
Disse "Uccidetemi con il fucile. Non voglio attraversare quella porta nera".
Venne ucciso.
La regina era molto curiosa e convinse il re a rivelarle cosa ci fosse dietro di essa.
Il re rise e disse: "Io lo so: dietro non c'e niente. E' semplice libertà; non c'e nemmeno una stanza. Questa porta si apre sul mondo. Non c'e nulla, ma nessuno la mai scelta"
L'ignoto sembra essere più pericoloso della morte stessa
Libertà è muoversi nell'ignoto,
senza sapere dove si stia andando e cosa accadrà l'istante successivo
ogni tanto un Gesù o un Buddha scelgono quella porta;
Chi ha contemplato anche solo una volta la propria natura, può stare, se lo vuole, e non stare, se non lo vuole; può andare e venire indisturbato; Egli agisce corrispondentemente ai fatti, risponde come la domanda esige. Questa la si chiama contemplazione della propria natura
Mangiate quando siete affamati e fermatevi prima di essere sazi. Camminate fin quando l'esercizio vi avrà svuotato lo stomaco e ritiratevi allora in una stanza tranquilla e sedendo diritti contate il silenzio che entra ed esce dal corpo.
Su shih
..e come un cieco che apre gli occhi all'improvviso...